giovedì 2 luglio 2020

La storia del gatto, degli africani ... l'Italia del relativismo morale

Chiariamo un po' la storia del gatto e dell'immigrato ivoriano che è stato arrestato per averlo arrostito in mezzo alla strada! Per farlo userò le parole di un giovane del Mali che vive a Roma da anni orma, Soumaila Diawara.
Soumaila scrive: "In molte parti dell’Africa si mangiano i gatti, quelli selvatici, non quelli domestici, che anche sono piuttosto diffusi. In altre parti dell'Africa, come dalle mie parti, li mangiano solo i ragazzini.
Ho avuto modo di vederlo con i miei occhi: vanno a caccia per procacciarsi la merenda, quando capita che non riescono a catturare nulla provano a catturare i gatti selvatici.
Dalle mie parti, e similmente in tanti altri luoghi (ricordo che l'Africa è un continente di 54 paesi), gli adulti non mangiano i gatti!

Se si vede un adulto mangiare un gatto possono esserci diversi motivi. Può accadere che venga mangiato perché considerato una cura tradizionale per alcune malattie, alla stessa maniera del cavallo, oppure la persona è povera e non ha da mangiare. In tutti gli altri casi si tende a considerare un adulto che mangia un gatto come un infame.
Dire che gli africani sono delle bestie, generalizzando perché uno arrostiva un gatto, è come se gli africani che non mangiano il maiale dicessero che gli occidentali sono delle bestie perché mangiano il maiale, oppure gli indiani che considerano sacra la mucca considerassero bestie tutti coloro che la mangiano.

Ammesso e non concesso che la notizia sia veritiera e non una bufala, vorrei sottolineare anche il relativismo morale che c'è alla base dei molti giudizi indignati: quel relativismo morale che fa indignare pesantemente per un gatto morto, ma non altrettanto per un agnello, un capretto, un vitello o un maialino.
Ciononostante se si incontra una persona in Italia che si mette su un marciapiede ad arrostire un gatto significa che c’è qualcosa che non va.
È molto probabile che sia una persona che va aiutata, non messa alla gogna mediatica". (QUI IL POST ORIGINALE)

Non c'è molto da aggiungere se non che se le parti fossero invertite, è vero, diremmo che gli africani e gli indiani sono esagerati, qualcuno direbbe addirittura che "ora esagerano, la fanno fuori dal vaso, usi e costumi di casa loro a casa loro" e così via...Il relativismo morale alberga in casa nostra, alberga in tutte le nostre case perché fa coppia con le convenzioni sociali.

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